Ora che è finita (almeno per lei!) provo a spendere due parole sul caso Englaro, un mio piccolo punto di vista, forse condiviso da altre persone forse osteggiato da tante altre.
Personalmente ho parteggiato solo e soltanto per una persona Beppino Englaro, un uomo che si è battuto per dare alla figlie una morte dignitosa e che la liberasse dalla condizione vegetativa in cui si trovava da 17 anni.
Personalmente ho ripugnato i nostri politici, tutti…la maggioranza (o il Governo chiamateli un po’ come vi pare!!) che parla di omicidio e si rattrista di non essere riuscito a salvare una vita, ma nello sbigottimento e nell’ignoranza popolare ha cercato di effettuare una manovra politica che rasentava (no direi sfondava) i confini ideali tra quelle che definiamo una Democrazia e una Dittatura…mi riferisco all’intromissione del Governo nella sentenza della Corte di Cassazione, in pratica nell’abbattimento di un cardine fondamentale della Democrazia quale quello della Divisione dei Poteri. Senza contare che si voleva attuare un decreto per bloccare una sentenza esecutiva, creando un precedente e minando il principio stesso della irretroattività delle leggi, principio che tutela il cittadino stesso. Nota, non dico che non ci debba essere una legge su casi di questo tipo, anzi una lacuna legislativa come questa impone che una legge ci sia e sia applicata, sia essa condivisa o osteggiata da parte della popolazione, diciamocelo in Italia l’opinione è divisa tra chi è a favore di una morte assistita e chi considera tale pratica ripugnante e ignobile, logicamente quindi una legge che prende una posizione chiara dello stato su un fatto del genere scontenterà l’una o l’altra fazione, ma il punto fondamentale rimane e cioè che le leggi ci sono proprio per evitare che si creino casini politici e istituzionali come questo. Dalla parte dell’Opposizione (che si possa condividere o no la sua posizione sul caso Englaro) si parla di strumentalizzazione del caso stesso da parte del Governo, ma non mi pare che non siano anche loro stessi a strumentalizzare il caso Englaro per attaccare il Governo e le sue scelte. Mi chiedo se in certi casi il silenzio non sia più forte delle urla e degli scimmiottamenti che possono scaturire in sede parlamentare.
La Chiesa Cattolica ha la sua posizione, non poteva che essere contro la sospensione dell’alimentazione di Eluana, non mi aspetto niente di diverso, ma mi oppongo a ogni tipo di ingerenza Vaticana (e sappiamo che c’è!!!) nella vita politica e istituzionale di uno Stato che dovrebbe essere laico e sovrano. Fino a prova contraria le leggi del nostro Stato non seguono principi religiosi. Ma una domanda me la pongo, tra i vari manifestanti indignati dalla scelta di Beppino Englaro, quanti piangevano commossi e ispirati nelle sale cinematografiche davanti al film di Muccino, Sette Anime, in cui il protagonista si SUICIDAVA per redimersi e dare un cuore alla donna amata? Bellissimo gesto, il sacrificio, ma i cattolici non considerano il suicidio come un offesa imperdonabile a Dio?? Allora cosa piangevano a fare, dovevano lanciare insulti e improperi contro la pellicola e metterla all’indice dei film proibiti.
Stendiamo un velo pietoso su tutta la vicenda, nei prossimi giorni il caso Englaro sarà ancora centro di discussioni e polemiche, il funerale sarà preda dello sciacallaggio mediatico più subdolo, ma almeno per Lei forse ci sarà un po’ di pace.